Pur essendo il Paese più popoloso del mondo e il terzo più esteso, sappiamo molto poco dell’ufologia in Cina. Ciò non significa che la repubblica socialista sia la “scatola nera” di Noam Chomsky, il cui contenuto può essere dedotto ma non si sa mai con certezza: negli anni ’70 fu distribuito il libro Extraterrestri in Cina di Shi Bo, tradotto in francese e poi portoghese. Negli anni ’90, Paul Dong pubblicò un altro libro sugli UFO e sui fenomeni correlati nel suo Paese, un’opera ampiamente accettata. Ora, nell’era internazionale, è possibile sapere con precisione cosa succede in un determinato Paese semplicemente facendo clic su un tasto, qualcosa che sembrava fantascienza tre o più decenni fa. Le informazioni sugli eventi verificatisi in una società “chiusa” come la Cina maoista era poca o per lo più propaganda di Stato. Ottenere dati accurati era spionaggio, “il gioco delle nazioni”, e sembra che le agenzie d’intelligence statunitensi fossero ansiose di vedere oggetti volanti non identificati negli anni ’50; triangoli volanti di origine inspiegabile, durante il conflitto nella penisola coreana, in cui la Repubblica popolare cinese appoggiava il partito di Kim Il Sung.
Il 23 aprile 1953, negli ultimi giorni di guerra, quattro intercettori F-86 erano in missione per bombardare la Corea democratica. La missione aveva il codice John Red e fu interrotta da qualcosa di totalmente inaspettato, come indicato da un documento declassificato: “… alle 3:00, il volo rilevò quella che sembrava essere una formazione di 20-25 oggetti triangolari sulle coordinate UTM XE2250. Questi oggetti erano ad un’altezza di circa 30000 piedi e la distanza tra le forze amiche e detti oggetti era di circa 5 miglia. Le condizioni meteorologiche in quel momento erano CAVU (cielo e visibilità ininterrotta). Gli oggetti furono descritti come triangolari per configurazione. Secondo l’opinione delle forze amiche, sembravano grandi aquiloni, anche se non si vedeva alcun tipo di corda che pendesse. Approssimativamente da 5 a 10 degli oggetti avevano ciò che assomigliava a dischi o palloncini circolari. A causa della distanza, le forze amiche non poterono determinare la profondità degli oggetti. Gli oggetti rimasero visibili per circa 30 secondi senza l’uso del binocolo e sembravano rimanere statici durante l’osservazione. Al momento, gli F-86 volavano a una velocità di 0,93 Mach. I piloti ritenevano che tali oggetti avrebbero potuto lasciare l’aerodromo di Antung, poiché il vento proveniva da quella direzione al momento dell’avvistamento. La comparsa di aerei ostili nell’area mise fine a ogni ulteriore osservazione”. Sempre pronti a seguire l’aspetto conservatore, nonostante la “febbre” del momento, gli operativi dell’ATIC (Air Technology Intelligence Center) si limitarono a dire che “abbiamo preso in considerazione le attività di volo dei comunisti cinesi prima. L’uso di riflettori radar elevati mediante palloni è del tutto possibile, ma al momento non è possibile determinare il motivo di tali azioni. Tali attrezzature possono essere lanciate dal nemico per verificare i modelli del contatto dei radar o verificare le condizioni del vento negli strati alti dell’atmosfera”. Tuttavia, c’è un altro documento successivo che indica che non fu la prima volta che gli alleati affrontarono un fenomeno simile. Il capitano Kenneth Ebersole, comandante del distaccamento e incaricato di scrivere il rapporto, aggiunse i seguenti commenti:
“1. Il volo interessato dall’avvistamento era composto dal maggiore RL Bruce, tenente JR Kidd, tenente FG Dupree e tenente Dozier. Il personale dell’intelligence militare del 4.to Stormo caccia intercettatori ritiene che tutti questi piloti siano osservatori affidabili.
2. Il 19 aprile 1953, un altro pilota di F-86 osservò artefatti che apparivano a 30000 piedi sopra la foce del fiume Yalu. Ha detto che gli oggetti erano grandi aquiloni. Nei giorni 14, 19 e 21, i piloti di collegamento dell’esercito osservarono oggetti volanti non identificati nel quadrante CT 2030. Questi oggetti erano ad un’altitudine compresa tra 5000 e 10000 piedi. Secondo le descrizioni offerte, gli oggetti furono valutati grandi aquiloni”.
La tradizione e l’amore per gli aquiloni risale al V secolo prima di Cristo, e le descrizioni di questi dispositivi volanti appaiono negli scritti di filosofi cinesi come Mozi e Lu Ban, e non ebbero mai scopi bellici. In realtà, l’unico uso militare noto di aquiloni avvenne durante la Seconda Guerra Mondiale, quando la Germania nazista progettò l’Fa.330 Bachseitze, ibrido tra autogiro ed aquilone. È possibile che gli acuiloni fossero oggetti veramente non identificati? Non possiamo dirlo con certezza, ma sappiamo che la Guerra di Corea fu un focolaio di attività UFO nei tre anni. Vorrei aggiungere il seguente estratto dal mio lavoro “I soldati parlano: gli UFO sul campo di battaglia“:
La regione del “triangolo di ferro” di Chorwon sembrava avere un’attrazione speciale per gli oggetti non identificati. Il 31 maggio 1952, i soldati nordamericani dichiararono di vedere una “stella cadente cadere dall’alto prima di rialzarsi con angolo di quarantacinque gradi”. Secondo i soldati, l’oggetto si spostava verso nord-est a centocinquanta miglia all’ora, emettendo un suono pulsante. Successivamente, un rapporto dell’intelligence dell’aviazione (Air Intelligence) dichiarò che un intercettore F-94 fece del suo meglio per intercettare l'”intruso”, descrivendolo come “rotondo, di dimensioni sconosciute, di un bianco brillante, e senza alcun indicazione di voler fuggire via”. A differenza dell’oggetto che attaccò dei soldati un anno prima, prese provvedimenti per sfuggire all’F-94 schivandolo a trentamila piedi. “L’oggetto”, affermava il rapporto, “ha una velocità, una capacità di salire e virare quanto l’F-94”. L’inseguimento dell’intercettore statunitense sarebbe continuato, ma l’oggetto aumentò la velocità a 450 nodi all’ora. Richard F. Haines, famoso esperto di aeronautica collegato al fenomeno UFO, presentava un altro caso relativo alla presenza di oggetti sconosciuti nel teatro di guerra: precisamente nel 1952, l’alto comando dell’USAF in Giappone riferì che uno dei piloti del 18° Gruppo cacciabombardieri aveva avvistato un “oggetto a forma di moneta nera, sette volte più largo del suo spessore, con diametro stimato di 15-20 piedi” che eseguiva una manovra di discesa classificata come “irregolare”. L’intruso si avvicinò all'aereo militare prima di scomparire in una nuvola. Non fu emesso alcun ordine d’inseguirlo”.
L’incidente dei presunti aquiloni ebbe un finale curioso. Il documento che includeva gli schizzi e le relazioni culminava con una lettera anonima dell’Osservatorio McMillin (ex installazione astronomica dell’Ohio State University, USA, che chiuse i battenti nel 1968) e datata 22 giugno 1953, diretto al tenente Robert Olsson della base aerea di Wright-Patterson, ben noto per il suo ruolo da protagonista nei primi giorni del fenomeno UFO e per il suo “Hangar 18”, dove l’autore diceva di conoscere il caso coreano e di altre pietre miliari della prima ufologia. Riproduco i passi più interessanti:
“Ora passiamo ai casi interessanti: il caso coreano del 20 aprile merita certamente un seguito. Questo è quasi un problema di sicurezza-intelligence, e mi piacerebbe sicuramente avere maggiori informazioni a riguardo. Che ne dice d’inviare alcuni moduli “A” in Corea? In realtà, questa faccenda avrebbe dovuto essere investigata dagli ufficiali dei servizi segreti. “[UFO] sulla base aerea Pepperell il 2 maggio: questo caso presenta alcune somiglianze col vecchio caso Gorman. Abbiamo bisogno di un rapporto più ampio e di moduli “A”. “San Antonio, 7 maggio: ha molte somiglianze con le “luci di Lubbock” e un modulo” A “dovrebbe essere inviato, se non è già stato fatto”. I documenti declassificati dalla CIA nel 1979 mostrano interesse ufficiale per questi oggetti di configurazione triangolare: il 4 ottobre 1955, di notte, un agente che viaggiava in treno in un punto dell’Europa non specificato, riferiva ai superiori di un oggetto triangolare “le cui dimensioni sono paragonabili a quelle del caccia (OMISSIS), appiattito e modellato come un triangolo equilatero, detto oggetto scattò dal suo punto di lancio”, eseguendo non meno di tre, e non più di sette, spirali nell’aria, salendo rapidamente con un angolo di 45 gradi”. L’agente aggiunse che durante l’avvistamento, condiviso dai passeggeri a bordo, uno degli astanti sul treno rientrò chiudendo le tende e scuotendo la testa.
L’attività UFO in questa parte del mondo non finì con la cessazione delle ostilità. Nel giugno 1955, Li Zheng, ingegnere geologico della provincia di Zheijiang, inviò una lettera al summenzionato autore Shi Bo, descrivendo l’aspetto di un oggetto sferico in pieno giorno (15:40) in una splendida giornata estiva e senza nuvole. Il testimone e i suoi amici, che stavano nuotando in una piscina, osservarono l’oggetto attraversare il cielo a un’altezza di 1000 metri, passando direttamente sopra lo stagno. “Era grande come la luna piena”, scrisse l’ingegnere, “la sua velocità era inferiore a quella di un aereo”. Dopo tre o quattro minuti, l’oggetto andò a sud-ovest, e durante l’intera osservazione non abbiamo sentito alcun rumore”. Li Zheng fu fortunato ad avere un altro avvistamento negli anni successivi. Nell’estate 1960, mentre piantava soia con altri membri della Comune Popolare, vide un oggetto scintillante su una collina a una distanza di 400 metri, “grande come una palla da Basket, proiettando luci molto forti che non gli permettevano di guardarlo direttamente. Urlai, e anche gli altri videro l’oggetto. Tre bambini corsero verso la collina per vedere meglio l’oggetto, ma cominciò a salire, e quasi immediatamente scomparve”. Nel 1956, Su Qingshen avrebbe avuto un’esperienza indimenticabile. Alle nove di sera ad ottobre, mentre, racconta, faceva ginnastica coi suoi compagni i suoi occhi si fissarono su due oggetti volanti luminosi che volavano in formazione “verso la porta della pace a Pechino”, come aggiunse il testimone, gli oggetti proiettavano una luce bluastra e rimasero visibili per circa cinque minuti.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
Fonte: AuroraSito
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