Ho iniziato a scrivere questo articolo verso luglio del 2022, poi mi sono dimenticato di terminarlo e l'ho terminato il 5 Ottobre 2022. Questo articolo però è uscito oggi con il sito.
di Xalkas_ITA 2K
Era il 2014 quando io (all'epoca un ragazzino di 13 anni) decisi di interessarmi di politica e di geopolitica. Ogni mattina prima di andare a scuola, guardavo spesso il telegiornale che comunicava le notizie sull'ISIS o su ciò che stava accadendo in Ucraina, dalla questione di Crimea alla Guerra in Donbass, regione dell'Ucraina orientale.
Decisi così di informarmi meglio sulla guerra e sulle cause di essa, oltre ad informarmi autonomamente anche su altre questioni storiche e politiche, rendendomi conto che i media di regime in Italia fanno propaganda a favore delle fazioni filoccidentali (come in questo caso il governo ucraino) e a demonizzare in qualsiasi modo invece chiunque si opponga all'imperialismo a stelle e strisce, in questo caso i separatisti filorussi e la Russia stessa.
Essendo quindi l'argomento Donbass uno dei primi argomenti che mi sono interessato, ho seguito bene o male le vicende della guerra e mi reputo abbastanza informato per poter esporre un mio parere sulla guerra.
Prima di tutto ammetto che il mio parere è soggettivo, percui sconsiglio e scoraggio l'utilizzo di questo articolo (e anche di altri) come fonte. Inoltre, come ogni persona sana di mente, reputo la guerra sbagliata a prescindere, ciò ovviamente non mi ha evitato dal prendere una posizione in merito, anzi reputo il "né-né" una posizione ridicola.
Contrariamente a quanto affermato da molte persone poco informate sui social (maleinformate ovviamente dai principali media mainstream italiani di regime), la guerra non è iniziata il 24 Febbraio del 2022 con l'invasione russa dell'Ucraina, bensì otto anni prima, ossia nel 2014, quando appunto un ancora tredicenne Xalkas iniziò ad informarsi sulla politica e geopolitica.
Per la precisione tutto ha inizio nel dicembre del 2013 con le proteste filoeuropeiste in piazza Maidan (ribattezzata poi Euromaidan dai media occidentali). Le proteste inizialmente erano pacifiche ed i manifestanti scendevano in piazza perché l'allora presidente Viktor Janukovyč non ha accettato il recente accordo con l'Unione Europea, poiché riteneva più vantaggioso mantenere legami economici con la Russia. In seguito ad alcune sparatorie da parte di cecchini non identificati, le proteste di "Euromaidan" diventano dure et violente, grazie anche e soprattutto alla partecipazione dei partiti di estrema destra, di chiaro stampo neonazista, come Svoboda e Pravij Sektor. Ovviamente è inutile negare che vi è stata anche una partecipazione indiretta degli Stati Uniti alle proteste (Vedesi il progetto Tech Camp, denunciato dal deputato ucraino Tsarov alla Verchovna Rada il 20 Novembre 2013, ma anche lo scandalo Nulandgate[1] ). Tre mesi dopo le proteste terminano con il presidente Janukovyč che fugge in Russia e con la nomina di Oleksandr Turčynov come nuovo presidente dell'Ucraina (ad interim). Si è così compiuto il colpo di stato in Ucraina (ovviamente non riconosciuto da Janukovyč).
In seguito alle elezioni del 25 Maggio 2014, il presidente dell'Ucraina diventa Petro Porošenko. Il suo governo, che durerà dal 2014 al 2019, promuoverà la lingua ucraina, il nazionalismo, la decomunistizzazione ed il capitalismo inclusivo[2] tanto che metterà fuorilegge nel 2015 il Partito Comunista Ucraino[3]. E' con questo governo (e con questo clima) che il governo ucraino promuoverà forme di discriminazione contro la popolazione russofona del paese (di cui voglio ricordare che essa rappresenta la maggioranza della popolazione in regioni come Crimea, Donetsk e Lugansk).
Ricordiamo inoltre che il sentimento nazionalista ucraino è ideologicamente di stampo nazionalsocialista, non a caso viene considerato eroe nazionale Stepan Bandera, un collaborazionista Ucraino durante la Seconda Guerra Mondiale, responsabile di aver mandato nei lager diversi ebrei, russi, polacchi ed altre etnie che non fossero la "razza ariana superiore tedesca" o gli ucraini. Durante e dopo le proteste di Euromaidan è nata l'organizzazione paramilitare Pravij Sektor (trad. Settore destro) che non solo la bandiera ufficiale è rossa e nera (riprendendo i colori dei nazionalsocialisti ucraini di Bandera), ma sarà anche un movimento responsabile di disordini sul paese e omicidi di cittadini la cui unica colpa è essere russofoni o russofili. Diversi elementi di Pravij Sektor confluiranno presto nelle organizzazioni paramilitari come i battaglioni Azov, Aidar, Dnipro 1. Dnipro 2 e Donbas. Queste organizzazioni paramilitari (che fanno parte della Guardia Nazionale Ucraina) sono di chiara matrice nazifascista ed hanno in comune la russofobia e la pulizia etnica contro i russi. Anche l'istruzione ucraina si conforma con il sistema neonazista ucraino, infatti gli insegnanti nelle scuole dichiarano che chi ha un nome russo deve andarsene dal paese o addirittura viene insegnato ai bambini il saluto nazista et a gridare frasi come "massacreremo tutti i russi".
Da una situazione del genere, la Russia et i cittadini ucraini di etnia russa non potevano certo stare a guardare, di conseguenza Putin ha deciso di inviare gli Omini verdi ed annettere la Crimea ma non prima che la popolazione russa di Crimea abbia votato a favore dell'annessione alla Russia della Crimea. In Donbass invece si sono organizzati dei movimenti di separatisti che hanno proclamato l'indipendenza delle Repubbliche Popolari di Donetsk, Lugansk, Odessa e Kharkov. Sebbene la RP di Kharkov e quella di Odessa siano durate poco a causa del fallimento delle proteste, le repubbliche di Donetsk e Lugansk sono ancora oggi indipendenti e stanno ancora facendo valere la propria autodeterminazione in quello che è il conflitto in corso.
Inoltre il 2 Maggio del 2014 in Piazza Kulikovo di Odessa è avvenuto la famosa strage, per mano dei neo-nazisti di Pravij Sektor che hanno inizialmente allontanato la polizia per poi dirigersi in una piazza dove vi era una manifestazione filorussa, i manifestanti, circondati, non potevano fare altro che rinchiudersi nella vicina Casa dei Sindacati, edificio che verrà poi incendiato dai nazisti con bombe molotov. Sono morti circa 50 persone, vittime per la maggioranza civili. Pravij Sektor ha celebrato la strage come un momento di orgoglio per la nazione ucraina.
La guerra in Donbass (ed in Ucraina in generale) è in corso quindi dal 6 Aprile del 2014 quando sono iniziate le rivolte nel 2014 e vi sono state intense battaglie come quella dell'Aeroporto di Donetsk. Il 5 Settembre 2014 a Minsk è stato firmato il Primo Protocollo che sanciva un cessate il fuoco immediato tra Ucraina e forze separatiste, uno scambio dei prigionieri e l'impegno ucraino di garantrire maggiori poteri alle regioni separatiste di Donetsk et Lugansk. Nel 2015 gli accordi non sono stati rispettati e gli scontri militari nel Donbass sono ripresi, portando così alla firma dei nuovi Protocolli di Minsk, stavolta denominati Minsk II e stabilivano il cessate il fuoco in 13 punti diversi che riguardavano la demilitarizzazione dei confini sotto la supervisione dell'OSCE, che era prevista anche per le elezioni in Donbass. I protocolli verranno in seguito violati nel 2022 con un nuovo inasprimento delle relazioni diplomatiche tra Russia et Ucraina e con la fuga di profughi del Donbass in Russia, nell'Oblast di Rostov, pochi giorni prima del riconoscimento ufficiale delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk da parte della Russia pochi giorni prima dell'invasione del 24 Febbraio 2022. Il resto è storia (o meglio, attualità).
Ho sin dal 2014 supportato i ribelli separatisti del Donbass in quanto ho da sempre sostenuto l'autodeterminazione dei popoli, Di conseguenza Donetsk e Lugansk hanno il diritto di scegliere la loro strada e quindi di staccarsi dall'Ucraina (e di unirsi alla Federazione Russa), la mia idea di solidarietà e sostegno al separtaismo del Donbass si è rafforzato anche dai miei forti ideali antifascisti, poiché è inconcepibile che un paese come l'Ucraina consideri i battaglioni neonazisti che si macchiano di crimini di pulizia etnica parte integrante del loro paese. Di conseguenza dichiaro il mio supporto all'Operazione Z poiché è una operazione di difesa di principi sacri et democratici come l'antifascismo e l'autodeterminazione dei popoli. Ovviamente la mia opinione potrebbe sembrarvi controversa, a tratti anche ipocrita a sostenere la pace ed allo stesso tempo anche l'operazione militare della Russia, ma la verità è che, contrariamente a cosa ci raccontano i giornali, la Federazione Russa sta difendendo se stessa, la sua gente e persino degli ideali che anche l'Italia riconosce costituzionalmente (Democrazia et Antifascismo). Infatti reputo anticostituzionale il supporto dell'Italia all'Ucraina, con tutto che i nostri politici sanno molto meglio di noi cittadini quali sono i crimini di cui il governo ucraino si sta attualmente macchiando.
bohbohbohbohbohbohbohbohbohbohbohbohbohbohbohbohbohbohboh